Breve storia

La Regia Deputazione sopra gli studi di storia patria è stata istituita con Regio Brevetto del 20 aprile 1833 da Carlo Alberto per pubblicare documenti e studi appartenenti alla nostra Istoria e diffonderli in Italia e all’estero. Il primo organismo statale, di istituto, per gli studi storici, con sede presso gli Archivi di Corte.

Palazzo Carignano
Palazzo Carignano

L’istituzione dell’ente nasce dall’esigenza di creare una politica per la storia, una testimonianza è quella di Prospero Balbo del 1833, in occasione dell’adunanza generale delle due classi dell’Accademia delle Scienze di Torino alla presenza del sovrano, segno di quell’interesse verso le scienze e la cultura 

Prospero Balbo pone al vertice degli interessi Reali la neonata istituzione di cui egli è presidente, amplificando il ruolo della storia che appare così la scienza delle scienze, la comune matrice di un’intera politica. Egli non manca di ricordare, con un evidente punto di orgoglio personale, che la Deputazione riprende un antico progetto elaborato, molti anni prima, da un’Accademia privata, la Filantropia, di cui egli era stato, assieme ad altri giovani e meno giovani studiosi, uno degli animatori. Le raccolte che la Deputazione si accinge a realizzare potranno dunque competere con i maggiori modelli europei: con il Muratori, innanzitutto, sempre presente agli occhi degli storici subalpini, con le raccolte compilate dai padri Maurini, e con quelle in corso di pubblicazione presso l’Accademia di Francia, con i lavoro degli storici inglesi e degli eruditi tedeschi ¹     

La Deputazione Subalpina si mosse sin dall’inizio verso un confronto con le istituzioni europee con l’intento di studiare la storia e di pubblicare documenti inediti: formare la ricerca storica, che l’istituto prosegue attualmente con le università di Ginevra, Nizza, Chambery.

L’impresa delle pubblicazione delle fonti, e in particolare quelle medievali con l’edizione dei volumi della collana Monumenta Historiae Patriae, è proseguita con la nascita di altre 7 collane e la rivista il Bollettino storico-bibliografico subalpino (nel complesso circa 800 pubblicazioni, periodico e monografie).            

Il D.P.R. 20 ottobre 1949 n. 1023 del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi la denominava Deputazione Subalpina di storia patria e ne approvava il relativo Statuto come accademia di studi per la storia del Piemonte e pure dei passati Stati sabaudi (= ante 1860) (art. 1).

La struttura di accademia della Deputazione Subalpina garantisce all’ente un livello di capacità scientifica anche per le pubblicazioni edite, frutto di una specifica ricerca storiografica. I soci provengono dalle università o dagli archivi, specializzati sulla storia del territorio di competenza. Anche i soci stranieri hanno analoghe caratteristiche di studiosi universitari di tale territorio.

Sin dalla costituzione la Deputazione di storia patria di Torino promuove con le sue ricerche ed i suoi studi la pubblicazione (…) di opere (…) inerenti alla nostra Istoria (R.B. del 1833).  Gli argomenti di studio in quasi due secoli sono via via mutati, dalla storia dinastica verso quella politica ed istituzionale, delle fonti storiche, economiche e sociali, storia: scienza degli uomini nel tempo (Bloch).

In questo percorso di studi si inserisce la pubblicazione del periodico semestrale Bollettino storico-bibliografico subalpino, la rivista è considerata in Italia una delle più rilevanti sulla storia del territorio, la diffusione avviene, anche per scambio, con istituzioni similari in Italia ed all’estero. Ciò consente di ricevere pubblicazioni -specie periodiche- in scambio, di cui a Torino, alcune di queste riviste, sono presenti solo nella biblioteca della Deputazione. Per questo motivo i periodici sono fra le prime pubblicazioni interessate ai progetti sulla digitalizzazione.

Il fine statutario è di favorire lo studio della storia, attraverso un’indagine critica e le categorie concettuali, per dare un contribuito alla storia generale e strutturarla in più elementi. Si sviluppa così un’ampia raccolta storiografica di pubblicazioni inserite nelle collane editoriali: una per il medioevo (Biblioteca Storica Subalpina), una per l’età moderna e contemporanea (Biblioteca di storia italiana recente), una per la storia dell’Università di Torino, con cui sin dal 1991 si è stipulata una convenzione con l’Università di Torino (Miscellanea di storia italiana – serie V ).  Diffondere le opere presso Università, biblioteche, istituzioni di cultura per connettere la storia al territorio e alla storiografia generale.

Per favorire i giovani studiosi nella ricerca storica vengono banditi ogni anno i premi per dissertazioni di storia moderna, contemporanea, del Risorgimento e dell’Ottocento e del Novecento su argomenti del mondo valdese in particolare per la questione femminile.    

 Al fine di allargare la conoscenza degli studi in questi anni per la Deputazione sono stati elementi costanti anche la cura ai problemi metodologici e la comparazione con le storiografie internazionali hanno intensificato le collaborazioni con le Università italiane (Torino, Politecnico, Piemonte orientale, Milano) e straniere (Nizza, Ginevra, Savoia), con gli Archivi di Stato (di Torino, del Piemonte, nonché di Nizza), con le istituzioni culturali di Storia Patria (in specie di Genova, di Roma e di Napoli).  Ciò ha consentito una maggior integrazione negli studi, nelle iniziative culturali e nella diffusione dei risultati acquisiti.

I progetti in cui la Deputazione partecipa sono tesi alla crescita di un ambiente della cultura che consente la conservazione dei documenti e il loro coordinamento, archivio e biblioteca, per la consultazione e la comunicazione, in un ambito più esteso attratto dalle acquisizioni della ricerca:

Il patrimonio culturale del passato costituisce infatti l’eredità che lega fra loro le generazioni, in quel continuo necessario ‘passaggio del testimone’, in cui si sa ricevere da chi è venuto prima e si sa dare a chi viene dopo, guardando avanti alla produzione di cultura e alla sua trasmissione. ²  

 

1. Gian Paolo Romagnani, Storiografia e politica culturale nel Piemonte di Carlo Alberto, Torino, 1985, DSSP, p. 28.

2. Simonettà Butto, La storia della storia patria, Società, Deputazioni e Istituti storici nazionali della costruzione dell’Italia, a cura di Agostino Bistarelli, Roma, 2012, p. 8.